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CERTIFICAZIONI DELLE COMPETENZE: UNA NECESSITÀ PER IL FUTURO DELL’ECONOMIA ITALIANA

Nel contesto economico e sociale italiano, l’importanza di ampliare il ricorso alle certificazioni delle competenze accreditate è sempre più evidente. Questa necessità è fortemente sottolineata dalle iniziative e dagli obiettivi delineati dal Next Generation EU (NGEU) e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Per ogni missione del PNRR, gli schemi di valutazione di conformità accreditati sono fondamentali. Essi fungono da strumenti cruciali per la valutazione e l’individuazione dei soggetti e dei progetti che meritano finanziamenti. Questo approccio garantisce che le risorse vengano allocate in modo efficiente e trasparente, premiando l’eccellenza e l’innovazione.

Secondo un rapporto di Accredia, l’Ente italiano di accreditamento, il numero di certificazioni di competenze emesse è cresciuto del 30% negli ultimi cinque anni. Questo aumento è indicativo della crescente consapevolezza tra i professionisti e le aziende riguardo all’importanza di tali certificazioni.

Un’analisi di Cedefop (Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale) rileva, inoltre, che l’85% dei datori di lavoro ritiene che le certificazioni accreditate aumentino significativamente l’affidabilità e la qualità del lavoro svolto. Inoltre, le aziende che investono nella certificazione delle competenze dei propri dipendenti registrano un incremento della produttività del 15-20%.

Il panorama italiano ha visto un’accelerazione significativa nell’offerta di green job e nei profili richiesti lungo la filiera green. Un rapporto di Unioncamere stima che entro il 2025, in Italia ci saranno oltre 500.000 nuovi posti di lavoro legati alla green economy. Questo settore in rapida evoluzione richiede una formazione continua e un aggiornamento costante delle competenze. In tale contesto, la certificazione delle competenze diventa un elemento essenziale per garantire che i professionisti siano in grado di rispondere efficacemente alle nuove sfide.

Professioni come l’Energy Manager e l’EGE (Esperto in Gestione dell’Energia) sono emblematiche della Green Economy. Secondo il rapporto GreenItaly 2023 di Fondazione Symbola e Unioncamere, il settore dell’efficienza energetica in Italia vale oltre 60 miliardi di euro, con una crescita annua del 5%. Questi ruoli sono chiamati a garantire la crescita del PIL italiano riducendo al contempo l’impatto ambientale delle attività umane. La crescente complessità di tali compiti, amplificata dalle dinamiche internazionali, richiede professionisti certificati che possano dimostrare competenze e professionalità riconosciute a livello internazionale.

La certificazione delle competenze, effettuata da una terza parte indipendente secondo criteri prestabiliti, attesta che un professionista possiede le qualifiche necessarie per operare con eccellenza nel suo settore. Questo non solo aumenta la fiducia da parte dei datori di lavoro e dei clienti, ma contribuisce anche a elevare gli standard professionali a livello nazionale.

L’ampliamento delle certificazioni delle competenze accreditate rappresenta una strategia vincente per l’Italia. Non solo facilita il raggiungimento degli obiettivi del PNRR, ma promuove anche una cultura della qualità e dell’innovazione, essenziale per affrontare le sfide future e costruire un’economia più sostenibile e competitiva.

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